"La crocifissione" olio su tela anno 1992 |
lunedì 19 marzo 2012
giovedì 15 marzo 2012
martedì 13 marzo 2012
"Il cantore e la luna"
“Il cantore e la luna” (tratto da "Metafore")
Tutt’intorno, il nulla.
Osserva,
Luna, le nuvole brillano d’argento stanotte,
e le loro
fulgide chiome scintillano accarezzate dal vento.
Ascolta: il
dolce canto della brezza mai è stanco
e tenta
invano di raggiungerti.
Ascoltami gentile
Musa, e concedimi di vivere per te.
Mi volto, la
mia ombra sembra quasi sorridere…
Non posso
fare a meno di ricambiare.
Passo dopo
passo mi rendo conto di essere
altro da ciò
che mi aspettavo,
e rimango
stupito dalla soluzione dell’enigma.
A volte è
più facile distinguere un ombra
quando non
c’è luce.
Mi chiedo se
la virtù mi appartiene.
Nulla è più
giusto del liberare la Fantasia…
La notte,
misteriosa, nasconde agli occhi
ciò che più
anelano,
ed è per
questo che provo gioia.
Per ora
continuo ad ammirare la luna.
Manuel
Dominioni
"Da dietro un vetro"
“Dietro un vetro”
e di nostalgico
nell’osservare…
Si cerca qualcosa…
Si aspetta qualcuno…
Un’ombra che passa…
Un gattino che corre.
Vorrei veder… ma…
So che non è possibile.
Allora torno indietro nel tempo
e rivivo per un attimo
Il passato di quei giorni…
Quando aprendo la finestra dicevo:
ciao, sei tornato!
C.C.
“Sogni e ricordi”
Sognare il futuro…
Ricordare il passato…
Tutto è possibile nella nostra mente
e nel nostro cuore:
il sogno, la fantasia, la realtà
si fondono creando le emozioni,
le speranze, le nostalgie, i
rimpianti
di tutto ciò che è stato
e che vorremmo continuasse ad essere,
vivere senza tempo
essere adulti e bambini nello stesso
istante,
tornare in quei luoghi incantati
che forse, non sono mai esistiti
o che il tempo ha cancellati per
sempre…
ma…i sogni ci fanno sperare
e continuare a vivere pur se
nell’ignoto futuro!
C.C.
"Nel vento"
“Ragazza in bicicletta”
"Nel vento" |
Ecco la discesa:
chiudo gli occhi
accolgo il vento sul viso
e tra i capelli,
la sensazione di freschezza,
il profumo dell’erba,
dei fiori
il profumo del tutto…
sono felice in questo breve attimo
di sensazioni,
urlo dentro di me:
grazie vento!
grazie sole!
grazie alberi!
grazie cielo!
Siamo soli, io e voi…
Sento di appartenervi!!!
C.C.
"Asia e il pattinaggio"
“Un po’ Pierrot, un po’ clown”
Danzano su rotelle,
accompagnati da lenta e triste melodia
tanti pierrot
una lacrimuccia nera sulla maschera bianca
è la protagonista…
ma…
all’improvviso…tutto si ferma
le mascherine volano via,
la melodia si velocizza,
si rallegra,
il ritmo si fa concitato, e…
su quei visini tanti clown sono ritratti
che saltano, girano , corrono…
…poi a casa via il trucco:
c’è il visino di una bimba
che sta crescendo
ma è ancora bimba
e che porta nel suo cuore una maschera:
un po’ pierrot, un po’ clown.
C.C.
“Le casette parlanti”
"Lecasette parlanti" acrilico su legno |
Limpido il paesaggio dopo la pioggia
tutto è stato lavato e
nella pace del primo pomeriggio
nel silenzio degli umani,
agli occhi di una bimba intenta ad osservare
le casette sembrano parlarsi!!!
nel sogno, nella fantasia
tutto può accadere!!!
C.C.
"Il volo"
"In volo"
"Il volo" |
I pensieri si alzarono in volo:
Presero le sembianze di uomini
uccello…
Volarono di notte sull’oceano
Liberi…
Liberi di parlare…
Di raccontare lo stupore del cielo
di respirare l’immenso del mare
di ascoltare il frastuono delle onde
di contemplare la luce della luna
di perdersi nell’azzurro del tutto…
Ma…
Il tutto può essere niente
per coloro che non sanno ascoltare
e
il niente spegne per sempre i pensieri
che mai si alzeranno liberi in volo.
Carla Cerbaso
"le anime dell'albero"
“le anime dell’albero”
…Poi apparve la luna che stanca,
si posò sui rami dell’albero
che la protesse
le ninfe anch’esse, accanto all’albero
si accinsero a riposare…
e l’albero le protesse…
Ti amiamo, albero, come un padre!
C.C.
"L'anima dell'albero"
Primi dipinti
Figure religiose
amo il blu
"Volo sul mare" olio su tela questa tela ha concorso al premio D'Annunzio 2011 |
"Anima insonne" rappresenta l'anima dell'artista che non ha mai pace, e il connubio tra tutte le arti: la musica, la poesia, la pittura... questo dipinto ha concorso al premio D'Annunzio 2011 . |
"io e i miei figli" olio su tela dipinto circa dodici anni fa. |
"illuminate dalla luna" olio su tela |
"luci sul mare" olio su tela |
"L'ufficio postale" "Venuto al mondo"
"l'ufficio postale" acrilici su tela 80x100 |
lunedì 12 marzo 2012
La critica di Maria Gabriella Ciaffarini
Relazione
“IMMAGINI DAI SOGNI”
L’arte di Carla Cerbaso
parla il linguaggio dei sogni, ed è un linguaggio chiaro, speculare,
all’interno del quale l’osservatore può riconoscersi e instaurare una
comunicazione calda che viaggia sulla strada delle emozioni e dei ricordi.
Carla Cerbaso presenta qui
la sua prima mostra, ma le sue opere attestano una competenza espressiva che
lasciano presagire sviluppi davvero interessanti, sia per l’originalità
dell’espressione e dei temi sviluppati, sia per i rimandi culturali mai
ostentati anzi rielaborati in chiave personalissima.
La tecnica pittorica è
anch’essa cristallina, basata su scelte estetiche decise ed inequivocabili: la
presenza del blu e del giallo stesi sulla tela in nuances caratteristiche,
creano le suggestioni ed il fascino dei racconti onirici che si dipanano sulla
tela secondo le stesse modalità della memoria.
Piani multipli si
susseguono, si intersecano e si integrano con libertà, con una logica interna
che è propria dello sfumare delle emozioni le une nelle e sulle altre.
L’opera è quindi una
finestra metaforica che apre all’osservatore il mondo dei ricordi e della
fantasia dell’artista e al tempo stesso riesce a mettere in moto un meccanismo
analogo nell’interiorità dell’osservatore.
Di fronte alle opere della
Cerbaso si è chiamati quindi ad un’esperienza attiva di fruizione, ad un processo che
comporta il fiducioso abbandono al nostro stadio onirico, da queste opere siamo
invitati ed accompagnati a dipanare il racconto del nostro vissuto, dei nostri
sogni e dei nostri ricordi.
L’espressione della
pittrice è squisitamente femminile, ma questo non è certo un disvalore, anzi
arricchisce di portati valoriali estetici e narrativi i quadri. Il mondo della
femminilità si presenta sincero in tutta la sua complessità e ricchezza e si
propone alla comprensione ed all’esplorazione dell’osservatore al quale chiede
Un aspetto interessante
che non passa certo inosservato è il richiamo al mondo del mito e delle fiabe:
di fronte ad alcune
opere, il ciclo delle
stagioni ad esempio, sembra di assistere e di essere immersi davvero in un
mondo fiabesco le cui illustrazioni rimandano alla tradizione russa, per la
ieraticità delle figure e la pesantezza lussuosa dei broccati degli abiti
rappresentati, ma anche ai miti della religione ctonia tipica della solarità
fatalista del solo un’empatia intelligente per essere pienamente ascoltata e
compresa. Mediterraneo greco.
Nelle immagini non mancano
però delle suggestioni nordiche, fate e spiriti delle saghe sassoni o celtiche,
e questo completa il quadro dell’originale sintesi culturale dell’artista.
E’ necessario evidenziare
un altro aspetto significativo dei quadri di Carla Cerbaso: alludo all’intento
decorativo di alcuni pannelli caratterizzati da un’eleganza raffinata e moderna
che trattano il concetto di funzionale e dell’arredamento in una chiave
intelligente e creativa: come a dire che
la bellezza interiore del mondo femminile deve avere una proiezione
all’esterno, nel nido nell’intorno spaziale e oggettuale che circonda gli
affetti e i gesti della calda quotidianità.
Per troppo tempo il
concetto di decorativismo è stato relegato ad una produzione artistica di
secondo piano e spesso è stato collegato ad un manierismo estenuato, segnale
inequivocabile di decadenza, di affievolimento della potenza dell’ispirazione:
nel caso dell’opera di Cerbaso la decorazione è invece il pretesto per ribadire
il valore del Bello in tutti i suoi aspetti ed espressioni, come a dire che in
ogni angolo l’Arte ci riserva la sorpresa ed il dono della Bellezza
serenatrice, certo, ma anche stimolante e addirittura inquietante perché ci
spinge a scandagliare profondità di noi stessi, lati della nostra anima, dei
nostri sogni, della nostra memoria, e spesso questa operazione è complessa se
non addirittura dolorosa; altre volte il recupero del sogno ci permette di riappropriarci
di talenti espressivi e di illuminazioni sul senso della vita che fanno dei
gesti semplici degli affetti, della quotidianità metafore preziose e profonde.
Maria Gabriella Ciaffarini
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