giovedì 15 marzo 2012

fine febbraio

particolare di "volare"

"volare" acrilico su compensato





"Sagome"

"Questa notte sono stata a parigi, pioveva..." acrilici su tela
"A Parigi" acrilico su tela



martedì 13 marzo 2012

"Il cantore e la luna"


“Il cantore e la luna”     (tratto da "Metafore")

Tutt’intorno,  il nulla.

Osserva, Luna, le nuvole brillano d’argento stanotte,

e le loro fulgide chiome scintillano accarezzate dal vento.

Ascolta: il dolce canto della brezza mai è stanco

e tenta invano di raggiungerti.

Ascoltami gentile Musa, e concedimi di vivere per te.

Mi volto, la mia ombra sembra quasi sorridere…

Non posso fare a meno di ricambiare.

Passo dopo passo mi rendo conto di essere

altro da ciò che mi aspettavo,

e rimango stupito dalla soluzione dell’enigma.

A volte è più facile distinguere un ombra

quando non c’è luce.

Mi chiedo se la virtù mi appartiene.

Nulla è più giusto del liberare la Fantasia…

La notte, misteriosa, nasconde agli occhi

ciò che più anelano,

ed è per questo che provo gioia.

Per ora continuo ad ammirare la luna.



Manuel Dominioni

"Da dietro un vetro"






“Dietro un vetro”


C’è qualcosa di piacevole

e di nostalgico

nell’osservare…

Si cerca qualcosa…

Si aspetta qualcuno…

Un’ombra che passa…

Un gattino che corre.

Vorrei veder… ma…

So che non è possibile.

Allora torno indietro nel tempo

e rivivo per un attimo

Il passato di quei giorni…

Quando aprendo la finestra dicevo:

ciao, sei tornato!





C.C.

“Sogni e ricordi”



Sognare il futuro…

Ricordare il passato…

Tutto è possibile nella nostra mente

e nel nostro cuore:

il sogno, la fantasia, la realtà

si fondono creando le emozioni,

le speranze, le nostalgie, i rimpianti

di tutto ciò che è stato

e che vorremmo continuasse ad essere,

vivere senza tempo

essere adulti e bambini nello stesso istante,

tornare in quei luoghi incantati

che forse, non sono mai esistiti

o che il tempo ha cancellati per sempre…

ma…i sogni ci fanno sperare

e continuare a vivere pur se

nell’ignoto futuro!
C.C.

"Nel vento"

                                    



                                       “Ragazza in bicicletta”

"Nel vento"
Ecco la discesa:

chiudo gli occhi

accolgo il vento sul viso

e tra i capelli,

la sensazione di freschezza,

il profumo dell’erba,

dei fiori

il profumo del tutto…

sono felice in questo breve attimo

di sensazioni,

urlo dentro di me:

grazie vento!

grazie sole!

grazie alberi!

grazie cielo!

Siamo soli, io e voi…

Sento di appartenervi!!!



C.C.






 “In me”
"In me" acrilico su legno



In alcuni momenti…

Quando tutto ci sembra arido…

Quando è autunno anche nella nostra anima…

Di fronte ai pensieri più profondi e

di fronte alle decisioni vere…

e alla morte…

Siamo soli.



C.C.




"Asia e il pattinaggio"

                             

                                  “Un po’ Pierrot, un po’ clown”



Danzano su rotelle,

accompagnati da lenta e triste melodia

tanti pierrot

una lacrimuccia nera sulla maschera bianca

è la protagonista…

ma…

all’improvviso…tutto si ferma

le mascherine volano via,

la melodia si velocizza,

si rallegra,

il ritmo si fa concitato, e…

su quei visini tanti clown sono ritratti

che saltano, girano , corrono…

…poi a casa via il trucco:

c’è il visino di una bimba

che sta crescendo

ma è ancora bimba

e che porta nel suo cuore una maschera:

un po’ pierrot, un po’ clown.

C.C.

 

                                      “Le casette parlanti”



"Lecasette parlanti" acrilico su legno


Limpido il paesaggio dopo la pioggia

tutto è stato lavato e

nella pace del primo pomeriggio

nel silenzio degli umani,

agli occhi di una bimba intenta ad osservare

le casette sembrano parlarsi!!!

nel sogno, nella fantasia

tutto può accadere!!!







 




C.C.

"Il volo"

                                              "In volo"




"Il volo"

I pensieri si alzarono in volo:

Presero le sembianze di uomini uccello…

Volarono di notte sull’oceano

Liberi…

Liberi di parlare…

Di raccontare lo stupore del cielo

di respirare l’immenso del mare

di ascoltare il frastuono delle onde

di contemplare la luce della luna

di perdersi nell’azzurro del tutto…

Ma…

Il tutto può essere niente

per coloro che non sanno ascoltare

e  il niente spegne per sempre i pensieri

che mai si alzeranno liberi in volo.





Carla Cerbaso

"le anime dell'albero"


                                                        “le anime dell’albero”





…Poi apparve la luna che stanca,

si posò sui rami dell’albero

che la protesse

le ninfe anch’esse, accanto all’albero

si accinsero a riposare…

e l’albero le protesse…

Ti amiamo, albero, come un padre!



C.C.



"L'anima dell'albero"

                                        “l’anima dell’albero” 





"L'anima dell'albero"

I rami abbracciarono il cielo

fino a coprirlo

e tra il fruscio delle foglie

dondolate dal vento,

una fanciulla soave

e leggera come l’aria

cominciò a danzare

tra i rami…

nei colori…

nell’autunno…



C.C.

                                     



                                      

"Melodia"


"melodia"
acrilici su tela



“Musa dei ricordi”







Musica soave e malinconica

che ridesti in me i luoghi e

coloro che sono stati nella mia vita…

musica soave e malinconica

che traduci il mio sentire

come un interprete perfetto…

sogno di suonare…

ma non so suonare.

suona per me nel mio sogno

io dipingerò per te nella reltà!





C.C.







"note parole colori che volano"





.

Primi dipinti


"Noi" olio su tela  anno1989


"sul fiume" olio su tela anno 1989
"Il mio Micio" olio su tela 1993
"Allo specchio" olio su legno  1992

Figure religiose

"l'incontro" acrilico su tela
questo dipinto ha partecipato al premio D'Annunzio 2011
"scena religiosa" olio su tela 100x100
Questa tela è uno dei miei primissimi dipinti dell'89-90


Dipinto effettuato su una cassapanca di legno, nel 1995
l'angelo a destra è il ritratto di mio figlio Emanuel.

Spatolato





"passeggiata" acrilici su tele


amo il blu

"Volo sul mare" olio su tela
questa tela ha concorso al premio D'Annunzio 2011

"Anima insonne"
rappresenta l'anima dell'artista che non ha mai pace, e il connubio tra tutte le arti: la musica, la poesia, la pittura...
questo dipinto ha concorso al premio D'Annunzio 2011 .

"io e i miei figli"
olio su tela dipinto circa dodici anni fa.

"illuminate dalla luna" olio su tela

"luci sul mare" olio su tela

"L'ufficio postale" "Venuto al mondo"

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"l'ufficio postale" acrilici su tela 80x100

"VENUTO AL MONDO"acrilici su tela 80x100


Terminare la lettura di questo libro di Margaret Mazzantini e non sentirsi feriti è davvero impossibile: il romanzo riesce a lacerare, a sconvolgere, a denudare ogni falsa coscienza, a buttarci in mezzo al dolore e al male assoluto senza offrire ripari. Ma il messaggio che ogni lettore, pur segnato da cicatrici e sensi di colpa, alla fine porta con sé è l’idea che anche dall’orrore possa nascere qualcosa, che uno spiraglio di speranza rimanga sempre aperto.

lunedì 12 marzo 2012

La critica di Maria Gabriella Ciaffarini


                           
                                              Relazione

                                    “IMMAGINI DAI SOGNI”

L’arte di Carla Cerbaso parla il linguaggio dei sogni, ed è un linguaggio chiaro, speculare, all’interno del quale l’osservatore può riconoscersi e instaurare una comunicazione calda che viaggia sulla strada delle emozioni e dei ricordi.

Carla Cerbaso presenta qui la sua prima mostra, ma le sue opere attestano una competenza espressiva che lasciano presagire sviluppi davvero interessanti, sia per l’originalità dell’espressione e dei temi sviluppati, sia per i rimandi culturali mai ostentati anzi rielaborati in chiave personalissima.

La tecnica pittorica è anch’essa cristallina, basata su scelte estetiche decise ed inequivocabili: la presenza del blu e del giallo stesi sulla tela in nuances caratteristiche, creano le suggestioni ed il fascino dei racconti onirici che si dipanano sulla tela secondo le stesse modalità della memoria.

Piani multipli si susseguono, si intersecano e si integrano con libertà, con una logica interna che è propria dello sfumare delle emozioni le une nelle e sulle altre.

L’opera è quindi una finestra metaforica che apre all’osservatore il mondo dei ricordi e della fantasia dell’artista e al tempo stesso riesce a mettere in moto un meccanismo analogo nell’interiorità dell’osservatore.

Di fronte alle opere della Cerbaso si è chiamati quindi ad un’esperienza  attiva di fruizione, ad un processo che comporta il fiducioso abbandono al nostro stadio onirico, da queste opere siamo invitati ed accompagnati a dipanare il racconto del nostro vissuto, dei nostri sogni e dei nostri ricordi.

L’espressione della pittrice è squisitamente femminile, ma questo non è certo un disvalore, anzi arricchisce di portati valoriali estetici e narrativi i quadri. Il mondo della femminilità si presenta sincero in tutta la sua complessità e ricchezza e si propone alla comprensione ed all’esplorazione dell’osservatore al quale chiede
Un aspetto interessante che non passa certo inosservato è il richiamo al mondo del mito e delle fiabe: di fronte ad alcune
opere, il ciclo delle stagioni ad esempio, sembra di assistere e di essere immersi davvero in un mondo fiabesco le cui illustrazioni rimandano alla tradizione russa, per la ieraticità delle figure e la pesantezza lussuosa dei broccati degli abiti rappresentati, ma anche ai miti della religione ctonia tipica della solarità fatalista del solo un’empatia intelligente per essere pienamente ascoltata e compresa. Mediterraneo greco.

Nelle immagini non mancano però delle suggestioni nordiche, fate e spiriti delle saghe sassoni o celtiche, e questo completa il quadro dell’originale sintesi culturale dell’artista.

E’ necessario evidenziare un altro aspetto significativo dei quadri di Carla Cerbaso: alludo all’intento decorativo di alcuni pannelli caratterizzati da un’eleganza raffinata e moderna che trattano il concetto di funzionale e dell’arredamento in una chiave intelligente e  creativa: come a dire che la bellezza interiore del mondo femminile deve avere una proiezione all’esterno, nel nido nell’intorno spaziale e oggettuale che circonda gli affetti e i gesti della calda quotidianità.

Per troppo tempo il concetto di decorativismo è stato relegato ad una produzione artistica di secondo piano e spesso è stato collegato ad un manierismo estenuato, segnale inequivocabile di decadenza, di affievolimento della potenza dell’ispirazione: nel caso dell’opera di Cerbaso la decorazione è invece il pretesto per ribadire il valore del Bello in tutti i suoi aspetti ed espressioni, come a dire che in ogni angolo l’Arte ci riserva la sorpresa ed il dono della Bellezza serenatrice, certo, ma anche stimolante e addirittura inquietante perché ci spinge a scandagliare profondità di noi stessi, lati della nostra anima, dei nostri sogni, della nostra memoria, e spesso questa operazione è complessa se non addirittura dolorosa; altre volte il recupero del sogno ci permette di riappropriarci di talenti espressivi e di illuminazioni sul senso della vita che fanno dei gesti semplici degli affetti, della quotidianità metafore preziose e profonde.

                                                                                                                  

                                                                       Maria Gabriella Ciaffarini 

pannelli con rappresentazioni di figure femminili

"fiori su tavola"

"donna immaginaria"

"donna misteriosa"

"Zina"